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“Nessun arma è così formidabile quanto la volontà e il coraggio morale delle donne e degli uomini liberi"
(R. Reagan)

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2021-12-05 09:47:02 Una rivoluzione culturale globale si è verificata immediatamente in seguito alla caduta del muro di Berlino del 1989: un nuovo linguaggio, nuovi paradigmi, norme, valori, stili di vita, metodi educativi e processi di governanza appartenenti ad un’etica nuova – ad un tempo postmoderna e, nei suoi aspetti radicali, post-giudaico-cristiana – si sono imposti con un successo folgorante in tutto il mondo.

La nuova etica vuole essere globalmente normativa: in pratica, sta già governando.
La maggioranza degli intellettuali e dei decisori hanno seguito le nuove norme e i nuovi valori senza prendere il tempo necessario per studiarne accuratamente la provenienza e le implicazioni, mentre solo una piccola minoranza è stata reazionaria. Né gli uni, né gli altri hanno attuato il necessario discernimento.

IL CONTENUTO DELLA NUOVA ETICA NON È ESPLICITO ED EVIDENTE. PRESENTANDOSI COME “DOLCE” E “CONSENSUALE”, ESSA PROVIENE IN REALTÀ LARGAMENTE DALL’APOSTASIA OCCIDENTALE E NASCONDE UN PROGRAMMA ANTICRISTICO.

Numerosi cristiani fanno già confusione fra la dottrina sociale della Chiesa e i paradigmi della nuova cultura. Il pericolo che i cristiani si allineino è particolarmente vivo nei paesi in via di sviluppo che oggi subiscono direttamente e con forza gli effetti della globalizzazione.

D’altra parte, i cristiani non possono però dubitare della guida provvidenziale degli eventi del mondo. Essi sono chiamati a discernere i segni dell’azione del Santo Spirito nella nuova cultura e ad evangelizzarla.

L’ignoranza delle vere poste in gioco, tanto sociopolitiche e culturali quanto antropologiche e teologiche, è abissale. Ora, l’ignoranza è sempre cattiva consigliera. I cristiani sono chiamati ad assumere le loro responsabilità. Il discernimento non può attuarsi senza un serio studio del contenuto e del processo della rivoluzione culturale.
Ci auguriamo che questo opuscolo possa rendere più evidente la necessità critica di un tale lavoro, che appartiene alla missione di evangelizzazione della Chiesa.

Una rivoluzione
culturale globale

A partire dalla fine della guerra fredda, centinaia di nuovi concetti si sono diffusi con estrema rapidità fino ai più remoti confini del mondo, esprimendosi attraverso i termini di un nuovo linguaggio. Citiamo, alla rinfusa, qualche esempio:

globalizzazione umanizzante, cittadinanza globale, sviluppo sostenibile, buona governanza, etica mondiale, diversità culturale, libertà culturale, dialogo fra civiltà, qualità della vita, educazione per tutti, educazione di qualità, educazione fra “pari”, educazione alla pace, scelta informata, consenso informato, “gender”, pari opportunità, principio di equità, emancipazione (delle donne, dei bambini), empowerment, omoparentalità, omofobia, orientamento sessuale, stili di vita, integrità corporea, aborto “senza rischi”, accesso ai diritti, diritto alla scelta, diritti sessuali e riproduttivi, diritti delle donne, diritti dei bambini, diritti delle generazioni future, organizzazioni non-governative (ONG), società civile, partenariati, trasparenza, partecipazione della base, democrazia partecipativa, reti transnazionali, olismo, costruzione di consenso, facilitazione, approccio inclusivo, campagne di sensibilizzazione, chiarificazione dei valori, agenti di trasformazione sociale, parlamento dei giovani, responsabilità sociale delle imprese, commercio equo, sicurezza umana, principio di precauzione, prevenzione…

Nessuno può più negare il predominio di questi concetti nella cultura
contemporanea, la cui caratteristica più evidente è quella di essere
globale.

Nel suo insieme, questo apparente guazzabuglio di termini e di concetti non può venire, in se stesso, né condannato, né approvato. Valori perenni e aspirazioni umane autentiche si mescolano ai frutti amari dell’apostasia occidentale che hanno viziato dall’interno il processo di globalizzazione.

Il nuovo linguaggio globale tende, tuttavia, ad escludere esplicitamente termini appartenenti alla tradizione giudaico-cristiana, quali:
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2021-12-05 09:47:02 Quando il muro di Berlino è crollato nel 1989, la globalizzazione ha accelerato. L’ONU ho voluto costruire un nuovo consenso mondiale basato sull’etica per il XXI secolo.
È apparso un nuovo linguaggio: governance mondiale, qualità della vita, benessere per tutti, salute riproduttiva, gender, diritti dei bambini, sviluppo sostenibile, emancipazione delle donne, auto-realizzazione, etica mondiale …
Ma questo linguaggio non parla di governo divino, di bene e di male, di figliolanza, di paternità, di maternità, di vita eterna, di pienezza, di crescita, di creazione, di dono di sé, di comunione, di purezza, di verginità …
Oggi l'etica espressa dal nuovo linguaggio si globalizza alla velocità della luce. Questa etica è puramente laica. Il Cielo non esiste. Bisogna fare dunque il meglio che si può, acquistare la salute, il benessere, l’autonomia, il potere, godere il più possibile della vita, dominare il mondo e «salvare se stesso» attraverso la tecnologia. L’apostasia occidentale si globalizza. Stiamo costruendo un mondo senza Dio. Siamo tutti in lotta e dobbiamo scegliere da che parte stare!

Il vuoto culturale e spirituale diventa sempre più evidente e doloroso. Genera tanta sofferenza interiore in tutto il mondo.

La disfatta del vincitore sconfitto [Satana] diventa, però, sempre più evidente nel momento stesso in cui sembra regnare sul mondo intero. Tutti i popoli, senza eccezione, si interrogano sulla loro identità e il loro avvenire. Emerge, con sempre maggiore forza, nel cuore di ogni uomo, di ogni donna, di ogni bambino che siamo fatti per l'amore, per il dono sincero di noi stessi, per la comunione.

Siamo figli di Dio Padre, fratelli di Gesù, sposi dello Spirito Santo. Questa è la nostra identità, la nostra vocazione, la nostra felicità. Non c’è nient’altro. «Signore, da chi andremo ? Tu solo hai parole di vita eterna». Questa frase non è più attuale che mai?
La civiltà dell’amore è opera dello Spirito Santo, della Persona – Dono, della Persona- Amore. La comunione che desideriamo è Dio che la dona. Per questo bisogna nascere dall’alto.

All’orgoglio dei progetti di dominio del principe di questo mondo e della governance mondiale, Dio risponde attraverso l’umiltà, la dolcezza, la semplicità della Vergine Maria, attraverso il silenzio, la sua piccolezza, la sua obbedienza, il suo amore materno.
«Io sono la serva del Signore, si faccia di me secondo la Sua parola».
«Permettetemi figlioli di guidarvi, aprite i vostri cuori allo Spirito Santo perché tutto il bene che è in voi fiorisca e fruttifichi il centuplo.» (dal messaggio del 25 luglio 2011).

Cari giovani amici, non cercate maestri da seguire, perché non ce sono più! Oltretutto, Gesù ci ha detto che abbiamo un solo maestro : Dio. Siate dunque responsabili della vostra vita, impegnatevi nella libertà, amate, prendete l'iniziativa della carità, fate fruttificare i vostri doni, aprite il vostro cuore allo Spirito Santo, apritelo alle dimensioni del mondo intero, della civiltà dell'amore!

[traduzione dal francese di Franco Sofia]

Questo intervento è per forza di cose ridotto, anche se mantiene la sua efficacia, perché indirizzato a un pubblico di giovani e perché inserito in un contesto con orari misurati.
Io sono riuscito a ottenere dalla stessa Peeters un opuscolo risalente al 2006, formato PDF, e dal titolo “La nuova etica globale”, e in cui la Peeters esprime con più compiutezza gli stessi concetti.
Desidero mettere a disposizione almeno la parte iniziale:

La nuova etica
Globale :
sfide per la Chiesa

Presentazione
Marguerite A. Peeters 2006
Tutti i diritti riservati

L’obiettivo di questo opuscolo è quello di introdurci alle sfide della nuova
etica che si è imposta a livello mondiale a partire dalla fine della guerra fredda, e di incoraggiare i cristiani al discernimento.
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2021-12-05 09:47:02 Civiltà dell’amore. È straordinario, no? Quando, fino ad ora, nella storia dell’umanità, c’è stata una civiltà fondata sull’amore, una civiltà dell’amore?

Lucifero, d’altra parte, persegue disperatamente il suo progetto. Egli è omicida. La zizzania oggi ha raggiunto una crescita più grande che mai. Continua a crescere fino a quando sarà tagliata e bruciata nel fuoco. Marthe Robin, un’amica di Dio del nostro tempo, ha definito il demonio il «vincitore sconfitto». Già sconfitto dal sacrificio del Cristo, tuttavia, sta conducendo una battaglia contro i santi – contro ciascuno di noi.

Lo sappiamo bene: facciamo tutti i giorni l’esperienza del combattimento – feroce lotta tra la vita e la morte. Combattimento interiore. La Santa Vergine ci aiuta maternamente a deciderci per Dio.

Per comprendere il tempo nel quale ci troviamo, consideriamo – brevissimamente ! – la storia della rivoluzione culturale che ha portato l’Occidente nel suo stato attuale. La secolarizzazione è andata accelerando dopo il XVIII secolo, quando la culture a ucciso la paternità di Dio. Dio è diventato per molti un grande architetto. Ci ha abbandonati a noi stessi. Ha cessato di essere un padre amorevole. L’uomo è diventato maestro dell’universo, al posto di Dio.

Alla fine del XIX secolo, Nietzsche ha proclamato la « morte di Dio ». Dio era morto nella cultura occidentale. Nietzsche ha detto che perché possiamo guarire dalla disperazione conseguenza della perdita della fede, bisogna che l’uomo divenga Dio. Il potere era per Nietzsche il valore supremo, l’acquisizione del potere lo scopo di una vita condannata alla morte.

Nel XX secolo, siamo passati rapidamente dalla morte di Dio alla morte dell’uomo.

Prima la morte del padre – l’omicidio del padre, considerato l’origine della nostra repressione, perché abbiamo rigettato l’amore paterno; e dopo, la morte della madre, con la rivoluzione femminista che ha rivendicato il diritto della donna alla contraccezione e all’aborto. IL bambino è diventato il nemico della donna. La donna non era più la madre. La donna è diventata, prima di tutto, una cittadina detentrice di diritti. Ora, ogni donna è chiamata ad essere, come la Beata Vergine, sposa, vergine e madre.
A seguire, con la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta, è arrivata la morte dello sposo. Si è passati dallo sposo al partner. Lo sposo è unico. Lo è per la vita. Dio è nostro sposo per l’eternità. I partners sono molteplici, cambiano. Non durano. Non riempiono il cuore dell’uomo e della donna. Siamo fatti per avere uno sposo.
E, infine, la morte del bambino. Senza padre e senza madre, come, infatti, potremmo ancora essere bambini, figli, figlie ?

Nel corso di questo lungo processo di rivoluzione culturale occidentale, il cuore, la coscienza e la ragione si sono progressivamente chiusi a ciò che è reale, vero, buono, amabile. Possesso, potere e divertimento sono diventati gli obiettivi.

A che punto siamo in questa lotta contro l’uomo e la donna immagine di Dio Trinità? Nella prospettiva del «genere» (gender), siamo alla negazione pura e semplice del disegno di Dio sull’uomo e la donna dopo le origini – alla negazione dell’identità maschile e femminile, della vocazione specifica dell’uomo alla paternità e della donna alla maternità, della loro complementarietà, persino del loro corpo sessuale, trattati come costrutti sociali.

Il gender, anti-cristico e anti-trinitario, è allo stato attuale una norma culturale e politica della governance mondiale. Questa norma non risparmia nessuna cultura, nessun paese.

Infatti, il demonio s’interessa molto alla globalizzazione, segno dei tempi in cui siamo. Più che mai, vuole sedurre, come dice l’Apocalisse, «ogni razza, popolo, lingua e nazione». Egli è intelligente e potente. Le sue strategie sono sottili. Dobbiamo dirgli «No» !
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2021-12-05 09:47:02 L'IMPOSIZIONE DI UN NUOVO LINGUAGGIO - Intervento di Marguerite Anne Peeters
“L'imposizione mondiale del nuovo linguaggio è allo stesso tempo orizzontale e verticale. Orizzontale perché il nuovo linguaggio si è già diffuso ovunque nel mondo, anche nei luoghi più remoti.
Non è più esterno alla Chiesa: molte ong, organismi di aiuto, università, associazioni femminili cattoliche, sacerdoti e pastori, l'hanno già adottato, a livelli diversi.”
Tratto da “ L'imposizione del linguaggio”, di Marguerite A. Peeters, Direttore di Dialogue Dynamics (Bruxelles), in L'Osservatore Romano, 23 ottobre 2009.

CHI HA DETTO CHE C’È L’ANTICRISTO DIETRO IL DOCUMENTO CHE VOLEVA CANCELLARE IL NATALE?
Tanti hanno gridato alla vittoria perché sarebbe stato ritirato il documento della Commissione europea (Union Of Equality. European Commission Guidelines for Inclusive Communication) reo di questa accusa infamante. In realtà il documento è stato sospeso, in attesa di studiarne un altro.
Molti di voi che avete letto l’articolo de “Il Giornale”, che ha spiattellato il progetto di cancellare il termine Natale e Maria, insieme a tanti altri, avete anche fatto ricorso allo spettro dell’anticristo.
E non a torto.
Dopo aver condiviso l’articolo su Facebook, è apparsa una scritta “Contesto mancante”. Con l’appoggio evidente della stessa Facebook, “Open online”, [sito web “edito da una società a impresa sociale fondata da Enrico Mentana con lo scopo di costruire un giornale online che valorizzi i giovani, negli ultimi anni tagliati fuori anche dal giornalismo”, e divenuta partner di Facebook con lo scopo di smontare le bufale e le false notizie che circolano sul web], ha sovraesposto il proprio punto di vista direttamente sui post che fanno riferimento all’articolo apparso su “Il Giornale”. Secondo Open online, e quindi secondo Facebook, nel documento della Commissione europea non ci sarebbero divieti di alcun genere.
In realtà, la rivoluzione circa il linguaggio è iniziata nel secolo scorso. L’ha messo in evidenza Marguerite A. Peeters nel suo intervento al 22° Festival dei Giovani di Medjugorje, il 2 agosto 2011.
Marguerite Anne Peeters, giornalista, fondatrice e direttrice dell’Institute for Intercultural Dialogue Dynamics di Bruxelles, che studia il cambiamento culturale globale, è una specialista in globalizzazione etica. È l’autrice di “The Globalization of the Western Cultural Revolution: Key-Concepts, Operational Mechanisms” (La globalizzazione della rivoluzione culturale occidentale: concetti chiave, meccanismi operativi).
Anche il Vaticano si è mostrato interessato ai suoi studi. Il 13 giugno 2008 Peeters ha svolto una relazione dal titolo “The Political Consequences of the Western Cultural Revolution” (Le conseguenze politiche della rivoluzione culturale occidentale), nell’ambito di una conferenza organizzata dal Pontificio Consiglio della giustizia e della pace sul tema “Politics, a Demanding Form of Charity” (La politica, una forma esigente di carità).
Marguerite A. Peeters non usa mezzi termini e, nelle sue riflessioni, non nasconde i progetti di Lucifero e dell’Anticristo che stanno dietro alla rivoluzione del linguaggio.
Volevano il contesto? Eccolo!

***
Intervento Marguerite Anne Peeters il 2 agosto 2011
al 22° festival dei giovani di Medjugorje

Carissimi giovani amici, buongiorno! Come state? È una grande gioia essere oggi qui con voi !
Siamo stati chiamati a metterci alla scuola della Santissima Vergine. Vorrei meditare con voi sulla grazia che ci viene fatta, sui tempi nei quali ci troviamo, sulla chiamata e sulla battaglia che sono propri del nostro tempo.

Gesù ci insegna che, mentre la storia umana volge al termine, cioè verso il tempo del raccolto, il grano buono e la zizzania crescono fianco a fianco.

Il progetto di Dio si realizza e va verso il suo compimento. Le grazie concesse al nostro tempo, la santità a cui siamo chiamati tutti, sono più grandi che mai. La civiltà dell’amore è già nata. Non ne abbiamo forse fatto l’esperienza ieri sera nell’Eucaristia?
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2021-12-04 11:16:55
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2021-12-04 11:16:49 Buon sabato amici!
All'Università di Pisa non hanno evidentemente niente di meglio da fare che spendere soldi pubblici per i bagni "gender neutral".
Questione di priorità. Quando ero ragazzino e qualche idiota tentava di entrare nei bagni delle donne veniva preso a pedate dal bidello e portato in presidenza.
Ora invece, dopo le proteste degli studenti transgender, abbiamo un "docente delegato del Rettore dell'Università di Pisa" alle attività di "GENDER Studies and Equal Opportunites" che si fa carico del "problema" e procede con la "mappatura" dei cessi dell'ateneo, assicurando che entro giugno si arriverà ad avere "un bagno genderless in ogni plesso dell'università".
Il prestigioso risultato accademico, spiega il prof. Marzano, docente incaricato, sarà raggiunto in due modi: o togliendo "i riferimenti uomo-donna dai bagni, o prevedendo un simbolo neutro, o di un terzo genere".
Se posso azzardare un parere, ritengo che dietro a quest'ultima soluzione si celi una grave discriminazione: se infatti saranno realizzati bagni ad hoc per il terzo genere, per la stessa ragione dovrebbero essere attrezzate anche toilettes per il quarto, quinto e sesto genere, e così via fino al 58° genere, come previsto dall'elenco dei generi approvati dalle organizzazioni LGBTQWERTYetcetc.
Perchè infatti un "pansessuale" dovrebbe usare il bagno dei transgender? E perchè mai un "gender questioning" o un "asessuale" dovrebbero essere costretti a fare pipì nei bagni del "terzo genere"?
Sarebbero discriminazioni disgustose e inaccettabili.
Ecco allora la necessità di allestire WC per tutti i 58 generi.
Il rischio però è di non avere più aule per le lezioni.
Meglio allora ripiegare sulla prima opzione, e togliere ogni riferimento al sesso.
Certo, si tratterebbe comunque di un risultato deludente: mesi di studi per decidere di togliere il cartellino "signori" e "signore" dalla porta del cesso: roba da laurea honoris causa in cessologia.
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2021-12-03 15:35:08
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2021-12-03 15:35:00 Qualche tempo fa ero a pranzo in un Autogrill e ho notato una coppia di genitori ormai anziani, che pranzavano con il figlio, sulla cinquantina, affetto da grave disabilità psicomotoria.
Il padre lo imboccava con cura e la mamma, col tovagliolo, gli ripuliva con grande attenzione le labbra dopo ogni boccone.
Erano gesti esperti e accurati dai quali traspariva un amore maturo, enorme, capace di raggiungere il cielo.
Penso ancora a quelle mani, a quei volti, a quella infinita pazienza, non esaurita ma anzi moltiplicata in 50 anni di esercizio quotidiano...
Avrei voluto mettermi in ginocchio, perchè loro, con quei gesti, stavano davvero salvando il mondo.
Oggi, nella giornata mondiale delle persone con disabilità, vorrei ribadire che il loro primo diritto è quello di nascere.
Sosteniamo le famiglie che portano un così grande carico, perchè ogni essere umano, anche quello più fragile, genera sempre occasione di bene.
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2021-12-02 10:14:03 https://www.marcotosatti.com/2021/11/30/agostino-nobile-cosa-e-il-movimento-transumanista-e-i-suoi-alfieri/
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2021-12-02 10:13:59 vi segnalo anche questo link
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